giovedì 13 novembre 2008

minima / Giochi contemporanei all’ospedale

Il 25 ottobre quest’«Almanacco» ricordava gli ospedali svuotati degli infermi, cui la tradizione li aveva destinati, per essere trasformati in musei. Ieri l’Enel, mecenate delle imprese estetiche contemporanee, porta una installazione al Policlinico di Roma, una incursione museale nel luogo del dolore. Arte del conforto che parla al cuore e alla mente dei doloranti? The Waiting Room, così si intitola il piccolo circo alimentato da pannelli fotovoltaici, invocando i luoghi comuni ecologici, si mette a giocare con fungoni violacei e sfere di plastica, secondo le più scontate fantasie del genere. Ma chi sta chiuso in quel purgatorio ha davvero voglia di spiritosaggini ludiche? O saranno i familiari dei malati a distrarsi con simili puerilità? Piuttosto il piccolo pubblico di tali mostre avrà trovato uno spazio più hard per i suoi balocchi. Ovvero, lo spettacolo della morte e del disfacimento, sottratto al tragico e ridotto a performance. Installatore e azienda elettrica che fa da patronessa dell’iniziativa parlano cinicamente di «energia nuova».