sabato 31 gennaio 2009

minima / Il giorno del silenzio
.
Un minuetto di scuse e di formule mondane, di mosse diplomatiche e di scandali giornalistici, sulle ecatombi del XX secolo. La morte - e per di più violenta, di massa, la strage - dovrebbe fare ammutolire. Al limite oscuro del silenzio, come i versi di Celan. Invece, un gran parlare, disseppellendo cadaveri senza alcuna pietas, e un parlare di vittime in quel modo: sempre discorsi di circostanza, retorica dell’orazione politica. Sui fiumi di sangue meglio sarebbe affidarsi alle parole forti dei profeti, alle maledizioni, alle benedizioni. Che riposino in pace!

Racconta René Girard: «un giorno Michel Foucault mi ha detto: ‘Non bisogna costruire una filosofia della vittima’. Gli ho risposto: ‘Non una filosofia, ma una religione… Ed esiste già!».

Nessun commento: