mercoledì 24 novembre 2010

L'odore del sangue

~ SULLA MOSTRA DELLE MASCHERE PRECOLOMBIANE ~

Fulminante recensione alla mostra romana su una delle civiltà precolombiane: «Teotihuacan. La città degli Dei» (e dei demoni, andrebbe aggiunto), che inalbera già sulla scalinata umbertina del Palazzo delle Esposizioni maschere mostruose che atterriscono gli umani. È una citazione di Ernst Jünger, l’abbiamo già riportata sull’«Almanacco» ma è perfetta per l’occasione e la ripetiamo: «Se la coscienza della libertà, se la pace devono diffondersi, non può mancare il freno interiore. Lo stesso vale anche per l’arte. […] Esiste una giustizia delle forme e delle linee che noi percepiamo come bellezza. […] Il gusto barbarico invece ci offende. Il mondo è pieno di opere che soggiacciono alla suggestione esercitata da dei, demoni e forze naturali, senza che l’uomo possa rispondere con la libertà. La cupezza, la pesantezza terrena, l’assenza di occhi, la stridente vivacità, la confusione, le dimensioni colossali, la forza lussureggiante, il volto da maschera ci opprimono: avvertiamo infatti che tutto ciò è collegato a sacrifici di sangue». «Se esistesse una metropoli in cui fossero ufficialmente adottati modelli e colori dell’antico Dahomey oppure edifici secondo l’antico stile messicano, ben presto vi sarebbero ufficialmente istituiti i sacrifici umani. Tuttavia non vi si vedrebbero l’orrore e il fasto di quegli antichi imperi, bensì una barbarie nuova, riscoperta»

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