lunedì 2 maggio 2011

West puritano

~ I MORALISTI BRINDANO
ALLA PUNIZIONE DEL COLPEVOLE
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Ci siamo svegliati con la notizia che l’America è in festa, il suo principale nemico è stato fatto fuori. Una squadra di vendicatori per conto del governo Usa lo ha cercato per anni in mezzo mondo, scovato in Pakistan e ucciso. Quindi il tripudio. Vi annuncio una buona novella, ha detto il presidente messianico, giustizia è fatta. E subito, in ogni città del Nuovo Mondo, sono cominciate le danze, canti a squarciagola, sventolii di bandiere. I puritani, forti del loro moralismo, celebrano così la morte del colpevole, il puritanesimo si accoppia indissolubilmente con il giustizialismo. Pure nella vecchia Europa si impicca sempre qualcuno, e non manca la soddisfazione, ma in forme generalmente più contenute. L’umanesimo ‘cattolico’ ha spesso un accenno di perdono, una incertezza sulla ‘colpa’, un senso di solidarietà per i peccatori. Anche se l’assurda guerra alla Libia può adesso vantare l’uccisione dei nipotini del tiranno (bimbetti di due o tre anni centrati dai missili), nessuno scende in piazza giulivo. Almeno per ora. I neo-puritani nostrani, senza neppure una tradizione protestante alle spalle e armati soltanto di fanatismo moralista, possono arrivare a stupirci nei modi più aberranti.

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