mercoledì 30 marzo 2011

I nuovi mostri

~ UN CORSIVO CHE OGGI SUONEREBBE SCANDALOSISSIMO ~

«Spesso ossuti e avvizziti, più spesso obesi e flaccidi, col viso marcato dalle nefandezze del loro mestiere, ogni anno ci appaiono vestiti da pagliacci […]. Chi sono? Sono gli alti magistrati che inaugurano l’anno giudiziario, per dirci che bisogna mettere più gente in galera e tenercela, e quale gente e perché. […] Questi personaggi sono l’immagine stessa del privilegio e dell’arbitrio. Dispongono del più illecito dei poteri, quello sulla libertà altrui. Ma sono intoccabili, ancora in un tempo in cui non c’è gerarchia che in qualche modo non debba render conto di sé. Dispongono di armi micidiali, leggi inique e meccanismi incontrollabili. E le maneggiano come e contro chi vogliono. Sono l’incarnazione dell’ipocrisia dell’ordine borghese. […] Non c’è terreno che in questo dopoguerra sia rimasto, proteste o no, più impermeabile all’azione, di governo o di opposizione, delle forze democratiche».

.È un corsivo nello stile di Daumier intitolato «I mostri», risale all’11 gennaio 1972, quasi mezzo secolo fa, e non è firmato da un estremista liberale, bensì da un comunista, Luigi Pintor. A quei tempi la sinistra, almeno in Italia, non si schierava con il partito dei pubblici ministeri. Vi si leggeva ancora: «nulla conferma, meglio della giustizia e delle sue oscenità, le invettive di Marx contro l’ordine capitalistico…», c’era una certa coerenza con il suo ruolo storico. Le parti omesse nell'articolo riportato ricordavano le ingiustizie perpetrate ai danni degli operai, ai giorni nostri dall’altra parte dello schieramento politico agiterebbero differenti cahiers de doléances, resta il fatto che l’arbitro continua a essere l’immagine dell’arbitrio. Adesso chi pronunciasse queste parole taglienti, anzi una sola di simili espressioni, provocherebbe il massimo scandalo tra i nuovi idolatri della carta costituzionale e della «giustizia», sarebbe additato come un sovversivo che fa piangere il capo dello stato, come un mascalzone che attenta il vivere civile e l’unità italiana appena festeggiata. Cosicché i nuovi mostri risultano essere i moralisti che stanno sfigurando questo paese.